La startup italiana di batterie Italvolt ha confermato il sostegno del governo federale e locale alla costruzione della più grande fabbrica di batterie d’Europa fuori dalla città di Ivria, nel nord Italia.
Idolvolt prevede di acquisire la base abbandonata Olivetti de Scormacno per il suo impianto di batterie da 4 miliardi di dollari, da cui intende fornire la crescente industria dei veicoli elettrici (EV).
Con un obiettivo di produzione finale di 70 GWh all’anno, la prima fase del nuovo impianto dovrebbe essere completata entro il 2024, che fornirà una capacità della batteria di 45 GWh.
Italwald, fondata dal CEO Lars Karlstrom, insiste sul fatto che Gigafactory impiegherà direttamente 4.000 lavoratori, impiegherà indirettamente 15.000 persone e istituirà un laboratorio di ricerca e sviluppo dedicato.
“Il sostegno della regione Piemonte, delle amministrazioni locali e delle associazioni di categoria è andato oltre le nostre aspettative e la collaborazione attiva e proficua degli ultimi otto mesi è stata decisiva”, ha affermato oggi Carlstrom.
Il sito ha stabilito collegamenti autostradali e ferroviari con Ivria, Milano (Milano) e Torino (Torino) Automotive Hub, sebbene vi sia una contraddizione nell’ultima migliore convinzione dell’elettronica italiana, l’ultima delle quali è stata assorbita da Telecom Italia nel 2003 dal massiccio Olivetti.
Karlstrom ha spiegato l’impulso per la gigafactory dell’Italia settentrionale insistendo sul fatto che la domanda globale di batterie aumenterebbe di 17 volte fino ad almeno 3600 GWh entro il 2030.
Sebbene Italvolt non abbia clienti confermati per la sua Gigafactory pianificata, ha legami con il produttore indiano Mahindra e il neonato Stellandis Group, che comprende Jeep, RAM, Peugeot, Citroen, Fiat, Alfa Romeo, Maserati e Rejected Motor.
Pininfarina Architecture, di proprietà di Mahindra, è già coinvolta nella progettazione dello stabilimento di 300.000 metri quadrati e di Coma di proprietà di Stolandis.
“Siamo molto lieti di lanciare il nostro progetto in Piemonte, dove abbiamo trovato la giusta combinazione di fattori che ritengo necessari per sfruttare al meglio l’opportunità dell’industrializzazione green: una solida tradizione industriale e conoscenze tecniche altamente specializzate nel settore automobilistico “, ha detto Karlstrom.
“Infine, siamo orgogliosi di aver avuto l’opportunità di costruire la nostra Gigafactory nell’area di Scarmagno, un tempo occupata dal Polo Industriale Olivetti, che segna la storia dell’industria italiana e che ancora oggi rispecchia il simbolo della tecnologia made in Italy. “
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